La fascia tricolore in contatto continuo con Vigili del fuoco, Arpac, Polizia locale e Municipale. Attivati i servizi sociali, pronte fino a 20 brande nella palestra di Rione Parco: «Al lavoro per restituire al più presto un alloggio agli assegnatari»
Sin dalle prime ore della scorsa notte, il sindaco di Avellino, Laura Nargi, ha collaborato con i Vigili del fuoco, la Polizia locale, i Vigili urbani e l’Arpac, per affrontare al meglio le conseguenze dell’incendio avvenuto in via Pirone ed originato dall’accensione di vario materiale accumulato al di sotto del porticato di un locale prefabbricato pesante.
Fisicamente sul posto fino al tardo pomeriggio, il sindaco ha monitorato lo stato dei luoghi, prendendo atto delle condizioni ambientali e sanitarie della zona e dell’edificio, dichiarato successivamente inagibile. I possibili impatti in termini di inquinamento sono stati valutati specificamente nel corso di un confronto con il responsabile dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, i cui tecnici hanno effettuato appositi rilievi e consegneranno a stretto giro i risultati ufficiali.
Realizzata la messa in sicurezza dei luoghi, diverse le famiglie, con i rispettivi animali, sono state evacuate dall’intero edificio danneggiato dalle fiamme Una di queste, con un minore a carico, è stata alloggiata all’interno di un albergo della città. Altre hanno trovato una sistemazione provvisoria presso parenti ed amici. Il Comune ha facilitato tali operazioni e, dal canto suo, ha allestito fino a 20 brandine all’interno della palestra dell’edificio scolastico di Rione Parco, attivato i servizi sociali dell’Azienda consortile A04 ed interagito con la Caritas.
«La salute dei nostri concittadini prima di ogni altra cosa. – afferma il sindaco Nargi al termine di una giornata di impegno ininterrotto – Ringrazio i vigili del fuoco e tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine intervenute per aver affrontato, con tempestività, efficienza e decisione, le conseguenze di un incendio potenzialmente molto pericoloso, ma prontamente domato. Continueremo a vigilare, d’intesa con l’Arpac, sulle matrici ambientali e sulle possibili contaminazioni derivanti dalla combustione dei materiali. Faremo tutto ciò che è possibile, inoltre, perché gli assegnatari evacuati e provvisoriamente sistemati possano tornare in tempi rapidi all’interno dell’alloggio pubblico a cui hanno diritto».