Autovelox di Schiava di Tufino: cresce la protesta degli automobilisti del baianese che chiedono l’intervento di “Striscia la notizia”.

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L’autovelox posizionato lungo la Statale 7 Bis,  fatto installare dal Comune di Tufino, in località Schiava, ha scatenato un acceso dibattito tra gli automobilisti, generando non poche polemiche.
Attivo dall’ 11 settembre scorso, il dispositivo ha iniziato a inviare multe da varie settimane, provocando frustrazione tra i cittadini. Alcuni conducenti hanno denunciato di aver ricevuto fino a sette multe in pochi giorni, con sanzioni che arrivano a 245 euro ciascuna, oltre alla decurtazione di un numero significativo di punti dalla patente. Questo ha creato grande preoccupazione per le conseguenze economiche e professionali delle multe.

Secondo quanto riferito da fonti solitamente ben informate, nell’ufficio postale di Baiano, che smista la posta in tutto il “mandamento baianese”, giacerebbero oltre 500 multe. Calcolando un importo medio di 100 euro l’una, gli automobilisti del comprensorio baianese “finanzierebbero” il Comune di Tufino con un valore approssimativo stimato in circa 50.000 euro!

Complessivamente, inoltre, considerando le 25.000 auto che quotidianamente circolano sulla nazionale, il numero di verbali elevati ogni giorno grazie  all’autovelox sarebbe superiore a 1.000, e molti automobilisti che percorrono regolarmente la strada per motivi lavorativi temono di perdere la patente o di trovarsi a fronteggiare spese insostenibili per pagare le sanzioni.

Le critiche non si limitano all’entità delle sanzioni, ma si concentrano anche sulla posizione in cui è stato collocato l’autovelox. Secondo i residenti, il dispositivo è stato piazzato in modo tale da colpire il maggior numero possibile di automobilisti. Il segnale che avverte della presenza dell’autovelox è posizionato in una curva, nascosto tra la vegetazione e subito dopo una discesa, rendendo difficile per i conducenti adattarsi in tempo. Inoltre, la strada che attraversa i comuni di Avella e Schiava presenta una segnaletica poco chiara, alimentando ulteriormente il malcontento tra gli utenti.

I conducenti coinvolti hanno lanciato un appello alla collettività, invitando gli altri automobilisti a unirsi in una causa comune per ottenere maggiore trasparenza riguardo all’installazione e all’uso dell’autovelox. L’obiettivo è fare chiarezza sulla legittimità della misura e garantire che questi strumenti vengano utilizzati in modo equo. “Non possiamo permettere che lavorare diventi un lusso. La situazione lavorativa è già difficile, e ora ci troviamo anche a dover affrontare queste multe. Vogliamo risposte dalle autorità, ma nel frattempo chiediamo a tutti di far sentire la propria voce”, dichiarano.

Gli automobilisti-vittime, che si sentono oggetto di una sorta di “tiro a piccione”,  sono anche irritati dalla motivazione addotta dall’amministrazione comunale che, secondo loro, non sarebbe molto credibile. Ricordiamo, infatti, che l’installazione dell’autovelox è stata decisa dalla Giunta Municipale di Tufino, che ha approvato un provvedimento con lo scopo dichiarato di migliorare la sicurezza stradale in una zona che, negli anni, è stata teatro di numerosi incidenti.  Inoltre, secondo l’Amministrazione Comunale, sarebbe stata scelta l’installazione di un autovelox fisso poiché il tratto in questione presenterebbe un’alta (?) densità abitativa e un tracciato che alterna (come la quasi totalità delle strade di tutto il mondo) rettilinei e curve, il che ridurrebbe la visibilità e renderebbe pericolosi i sorpassi. Inoltre, la conformazione della strada renderebbe difficile contestare le infrazioni in tempo reale da parte della Polizia Locale. Queste giustificazioni non sono ritenute valide dagli automobilisti multati.

L’autorizzazione per il posizionamento dell’autovelox è stata concessa dall’ANAS il 24 gennaio 2024. Le entrate generate dalle multe saranno destinate al bilancio comunale, mentre la Polizia Locale è stata incaricata di gestire l’autovelox e il noleggio delle apparecchiature per il monitoraggio delle infrazioni.

Come già accennato in un precedente articolo, e come espresso da molti utenti sui social, la maggioranza degli automobilisti ritiene troppo bassa la velocità massima fissata ad appena 50 km/h e propone un suo innalzamento ad almeno 70 o 80 Km/h.

Inoltre, alcuni gruppi di utenti si stanno organizzando in gruppi di protesta e annunciano di voler adire le vie legali contro l’installazione di tale autovelox che ritengono inadeguato e lesivo dei loro diritti. Altri per contestare quella che considerano una “macchina da soldi”, auspicano che programmi televisivi come Striscia la Notizia intervengano per far luce su una situazione da essi percepita come un abuso.