Nella giornata di ieri, un drone di ultima generazione che trasportava quasi un chilogrammo di hashish si è schiantato tra i rami di un albero nei pressi del muro perimetrale del carcere di Ariano Irpino.
Il velivolo, che era comandato presumibilmente da notevole distanza, è stato notato dagli Agenti della Polizia Penitenziaria che hanno provveduto prontamente a recuperare sia il drone che la droga.
Le Forze dell’Ordine stanno indagando per stabilire da dove sia partito il velivolo, da chi fosse pilotato, a chi fosse destinato il carico e se il drone sia stato “modificato” da tecnici esperti al fine di eludere i sistemi di difesa di cui sono dotate le carceri per impedirne il volo nelle loro prossimità.
Non è la prima volta che accade una cosa del genere: già nel 2021, verso fine ottobre, ci fu un altro tentativo di introduzione di droga in carcere servendosi di un drone e anche in quella occasione la consegna dall’alto fu sventata dalla Polizia Penitenziaria.
Chiaramente, nessuno può escludere del tutto che, in qualche altra occasione, l’operazione possa essersi conclusa con successo.