
Una serata speciale quella passata, sabato scorso, tra l’abitazione e lo studio medico del dott. Filomeno Caruso, a Mugnano del Cardinale. Ho potuto salutare la sua famiglia, che conosco fin dall’infanzia, e soprattutto, incontrare diversi personaggi al di fuori del comune.
Tra questi sono rimasta particolarmente colpita dai fantasiosi e intraprendenti fratelli Frattasio (Angelo, Enrico e Peppe), noti per il loro marchio “Mixed By Erry“, che ha avuto un impatto significativo nel mondo della musica pirata, e la cui rocambolesca storia è stata recentemente raccontata nel libro “Mixed by Erry” di Simona Frasca e nel film omonimo, diretto da Sydney Sibilia e uscito giovedì 2 marzo 2023 e tuttora visibile sulle piattaforme Prime Video, Netflix e non solo.
La singolare e “creativa” attività dei tre fratelli nasce a Napoli a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90, per iniziativa di Enrico Frattasio, aspirante dj, che con la collaborazione dei fratelli Angelo e Peppe riesce ad avviare il lucroso progetto, poi diventato un vero e proprio marchio commerciale, denominato Mixed by Erry.
Questa fantasiosa attività imprenditoriale, ritenuta illegale dagli inquirenti, consisteva nella scelta e mixaggio di brani musicali venduti poi pubblicamente e in audiocassette pirata, copiate in grandi quantitativi da Peppe e Angelo utilizzando duplicatori Tascam.
Il successo fu tale che per queste compilation venne coniata l’ossimorica definizione di “falso originale“, per distinguerle dalle altre e meno blasonate musicassette pirata. L’aspetto particolare di tutta la storia è che la paternità di tale attività non autorizzata – non si capisce bene se per ingenuità, necessità o “illuminazione imprenditoriale” – veniva liberamente dichiarata nelle stesse cassette dalla stessa voce di Enrico Frattasio che “firmava” il prodotto ribadendo: “Questa cassetta è mixed by Erry“.
Questa vera e propria avventura cambiò profondamente le vite dei fratelli Frattasio e ha reinventato il concetto di pirateria in Italia, conferendole un alone, in un certo senso, “liberista” e portando la musica nelle vite di tutti.
L’impresa si diffuse così tanto da giungere a varcare i confini italiani, diventando un’attività internazionale.
Ma, siccome la duplicazione e la commercializzazione di audiocassette pirata era chiaramente illegale, la storia, com’era prevedibile, si conclude con l’arresto dei fratelli, avvenuto nel 1997.
Passata la tempesta, il dinamico trio napoletano ha ripreso la sua corsa verso il successo con una serie di spettacoli, partecipazioni a programmi radiofonici e televisivi, pubblicazione del libro sopra indicato e del film sulla loro vita avventurosa.
Peppe Frattasio, tuttavia, in un’intervista a Sky Tg24, raccomanda agli spettatori di non imitarli e di non emulare i loro comportamenti, neanche dopo aver visto il film: “Noi siamo un esempio sbagliato. Siamo stati in carcere, non abbiamo più nulla, tutto quello che avevamo erano illusioni, denaro facile andato via facilmente. Eravamo i primi a lavorare tanto, anche se sbagliavamo. Solo che quel denaro facile è scomparso subito e abbiamo pagato le conseguenze dei nostri errori”
Enrico Frattasio, da parte sua, rivela: “Dopo l’iniziale successo ci sono stati tanti problemi. Veri e propri drammi. Dopo l’arresto abbiamo perso tutto e le nostre famiglie ne hanno risentito, ci sono state separazioni e contrasti, per fortuna ho tre figlie che hanno studiato, si sono laureate e mi danno tante soddisfazioni”.
Avendo conosciuto da vicino i tre fratelli, posso dire che si tratta di persone sicuramente non banali, molto simpatiche e intraprendenti.
Da un lato, per il loro atteggiamento simpaticamente “guascone” e per il forte legame fraterno che traspariva, mi hanno ricordato i “tre moschettieri” di Dumas e , dall’altro, mi hanno riportato alla mente il grande Massimo Troisi quando, nel film “Il Postino” (nelle vesti del postino Mario Ruoppolo che stringe un’amicizia con il poeta cileno Pablo Neruda), dichiara candidamente ma con convinzione: “La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve“.
Chissà che i tre fratelli Frattasio, nel produrre e commercializzare le loro compilation “Mixed by Erry”, non la pensassero allo stesso modo a proposito della musica; ovvero che la buona musica, opportunamente scelta e mixata, non fosse più proprietà degli autori e degli interpreti ma che divenisse proprietà di chi ama ascoltarla!