Si è tenuto stamattina, presso il Liceo Scientifico e Pedagogico di Mugnano del Cardinale, ISIS “Nobile- Amundsen”, un convegno dal titolo “Amatilibera”, all’interno delle attività didattico-educative promosse dall’Istituto in concomitanza della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne, celebrata lo scorso 25 novembre.
Il convegno, organizzato dai referenti del plesso, prof.ssa Maria Del Giudice De Rosa e prof. Giuseppe Scafuro, con la collaborazione degli studenti del plesso e dei rappresentanti degli studenti Napolitano Gabriele (5C) e Festa Antonella (5B), è stato caratterizzato dal grande interesse e dalla grande partecipazione emotiva di tutta la platea, composta da docenti e studenti.
Dopo il benvenuto ai relatori da parte della Dirigente Scolastica, dott.ssa Gina Conte, la discussione è stata introdotta da Vincenzo Castaldo – noto giornalista di importanti testate, tra cui il Mattino di Napoli – che ha illustrato le dimensioni del triste fenomeno del “femminicidio”, portando una serie di dati e descrivendo alcuni casi da lui seguiti in qualità di giornalista.
È seguito l’apprezzato intervento dello psicologo Antonio De Rosa, che ha illustrato alcune delle complesse dinamiche psicologiche che possono innescare comportamenti violenti all’interno di coppie stabili e tra ex partner, ponendo l’accento sull’importanza della figura dello psicologo sia come professionista operante nella diagnosi e nella prevenzione sia come formatore di operatori del settore, volontari, e docenti – ricordando che con la Unisa – il team di lavoro diretto dal prof. Cozzolino ha già attivato alcuni corsi di formazioni per docenti, sia in provincia di Avellino che in provincia di Salerno.
Il dirigente della Squadra Mobile di Avellino, il vicequestore Gianluca Aurilia, dopo essersi dichiarato contento di partecipare a tutte le iniziative di sensibilizzazione sull’argomento del convegno, ha illustrato – con discrezione e con totale rispetto della privacy – alcune casistiche invitando tutte le ragazze e le signore presenti a denunciare eventuali vessazioni e ad allontanare subito le persone che dimostrano comportamenti caratterizzati da instabilità e violenza.
Diversi e importanti sono stati i punti trattati: dalla dipendenza emotiva e/o economica di alcune donne, alla mancanza di realizzazione di alcuni soggetti di sesso maschile che, in caso di rottura di un rapporto, li spinge a reagire in maniera violenta.
Dopo gli apprezzati interventi dei relatori e le interessanti puntualizzazioni della D.S., si è passati alle domande e alle considerazione degli studenti presenti in sala, da cui è emerso il grande interesse per la problematica trattata, al punto che in alcuni docenti è maturato il proposito di dedicare maggiore spazio alla trattazione, anche nelle ore curricolari, di alcuni aspetti toccati dal confronto con gli esperti convenuti.
Alcuni docenti, poi, dopo aver riconosciuto l’importanza del ruolo educativo della scuola anche nel contrasto al femminicidio ed aver caldeggiato la formazione del personale docente da parte di psicologici specializzati, hanno ricordato che l’apprendimento – di nozioni, competenze e comportamenti socialmente desiderabili – è solo in parte “formale” e che esso diventa sempre di più “informale” e “non formale”, pertanto ha auspicato che la politica ponga maggiore attenzione ad alcuni fattori meno evidenti ma più pervasivi, come i nuovi media-social e i videogames (alcuni dei quali istigano impunemente alla violenza, alle challenges e alla violenza non solo di genere).
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