Quest’anno, il 4 aprile ricorre la Giornata Internazionale per l’azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi., le mine antiuomo sono state utilizzate in numerosi conflitti armati in tutto il mondo e rappresentano ancora oggi una minaccia per la sicurezza di milioni di persone, specialmente nei paesi in via di sviluppo, uccidendo e mutilando fisicamente uomini, donne e bambini.
La presenza di mine rende anche difficoltoso lo sviluppo di determinate zone, limita gli spostamenti delle persone e la loro libertà di movimento. Questo ostacola il progresso economico e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Istituita l’8 dicembre del 1997, con questa giornata l’Onu richiede che gli Stati favoriscano la creazione e lo sviluppo delle competenze nel campo dello sminamento nei paesi in cui le mine e residuati bellici esplosivi costituiscono una grave minaccia per la sicurezza, la salute e la vita della popolazione civile, o un ostacolo allo sviluppo sociale ed economico a livello nazionale e locale.
Per affrontare la questione delle mine antiuomo in modo completo, bisogna attuare una serie di misure, tra cui l’istruzione della popolazione locale sui pericoli delle mine, la rimozione delle minacce esistenti e l’assistenza alle vittime.
Inoltre, è essenziale coinvolgere le organizzazioni umanitarie, le organizzazioni non governative e la società civile per assicurare una lotta efficace contro questo problema globale.
La Giornata Internazionale contro le mine ci ricorda che la lotta contro l’utilizzo delle mine antiuomo è ancora un obiettivo da raggiungere completamente. Nel perseguire questo obiettivo, dobbiamo unirci per garantire un mondo libero dalle mine antiuomo e dalle loro terribili conseguenze.