“Getsemani” di Charles Péguy nella Cattedrale di Casertavecchia: teatro, spiritualità e cultura

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Venerdì 30 maggio alle ore 20.30, nella solenne e millenaria cornice della Cattedrale di Casertavecchia, andrà in scena un evento culturale di rara intensità: la lettura drammatica di Getsemani di Charles Péguy. L’iniziativa rientra nel ciclo Un Borgo di Libri ex:tra per Comunalia, un’estensione speciale del festival letterario curato da Luigi Ferraiuolo, che da anni anima borghi e luoghi storici della Campania con incontri, performance e riflessioni sui grandi temi della letteratura e dell’identità culturale.

L’opera scelta per questa serata – Getsemani – è un testo poetico e filosofico scritto da Charles Péguy, pensatore e poeta francese di fine Ottocento e inizio Novecento, noto per la sua scrittura profondamente intrisa di spiritualità, impegno morale e passione civile. Il Getsemani di Péguy è una meditazione intensa e sofferta sul dolore, sulla solitudine dell’uomo e sul mistero della fede, centrata sulla figura di Cristo nel momento più umano e drammatico della sua esistenza: la notte nell’Orto degli Ulivi. Qui, abbandonato dai discepoli, Gesù affronta la paura e il peso della responsabilità, in un dialogo silenzioso con Dio e con sé stesso che ancora oggi scuote e interroga.

A portare in vita le parole di Péguy sarà un gruppo di interpreti guidato da Renato Pelella e dal collettivo teatrale «Quelli del Portico». Le voci narranti, tutte al femminile, sono quelle di Federica Gambardella, Rosa De Simone, Roberta Fonzinio, Annamaria Monteforte e Carmen Di Mauro: una coralità volutamente scelta per restituire, con delicatezza e intensità, la dimensione collettiva e universale del dolore e della speranza. La partitura sonora, affidata al violoncellista Matteo Parisi e alla pianista Ida Visconti, accompagnerà la lettura con un commento musicale che promette di amplificare le emozioni, offrendo un’esperienza immersiva tra parola e musica. Alla regia, l’assistenza di Pasquale D’Addio contribuisce a dare forma e ritmo a una messa in scena che si preannuncia sobria ma coinvolgente.

Il progetto è promosso in collaborazione con Comunalia – teatro, arte, cultura e tradizioni, con il sostegno del Comune di Caserta, del Liceo Scientifico Statale “Armando Diaz” (anche con la sede associata di San Nicola la Strada), della Parrocchia San Michele Arcangelo e del Duomo di Casertavecchia. Cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Campania, l’evento rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra istituzioni, scuola e comunità locali per la valorizzazione del patrimonio artistico e spirituale del territorio.

La scelta della Cattedrale di Casertavecchia – monumento romanico risalente al XII secolo, carico di storia e spiritualità – non è casuale: il luogo stesso diventa parte della narrazione, cassa di risonanza per le parole di Péguy e rifugio simbolico per il pubblico, invitato non solo ad assistere ma a meditare, a lasciarsi toccare nel profondo.

L’ingresso è libero e l’invito è rivolto a tutti: appassionati di teatro, studiosi di letteratura, fedeli in cerca di una serata di riflessione, ma anche semplici curiosi pronti a farsi sorprendere dalla potenza del linguaggio poetico in un contesto tanto evocativo.

Per aggiornamenti e ulteriori dettagli, è possibile seguire la pagina Facebook e Instagram di Un Borgo di Libri. Un’occasione unica per riscoprire il valore della parola condivisa, in un intreccio di arte, fede e bellezza che parla al cuore e all’intelletto.