COMUNICATO STAMPA
SEGRETERIA REGIONALE DELLA CAMPANIA
1a CONFERENZA PROGRAMMATICA-ORGANIZZATIVA
BENEVENTO 23 NOVEMBRE 2024
DOCUMENTO CONCLUSIVO
1. CRESCITA ECONOMICA E COESIONE SOCIALE
L’economia sociale di mercato potrà garantire alla Campania libertà di iniziativa e, al tempo stesso, protezione sociale per tutti i cittadini. Un modello caro alla tradizione cattolica, che va difeso e rafforzato, che si basi sui principi della solidarietà e dell’armonia:
Il lavoro è lo strumento per la realizzazione della dignità di ogni essere umano: la priorità per la regione Campania è creare posti di lavoro reali e decorosi, soprattutto per i giovani.
La creazione di occupazione stabile e sicura può essere realizzata solo con il rafforzamento di un’economia dinamica, innovativa, solidale, basata sui tre pilastri: economia sociale di mercato, innovazione centrata sull’uomo, competitività di ogni territorio.
La Regione Campania dovrà sostenere le iniziative imprenditoriali, specialmente quelle delle nuove generazioni. L’avvio di nuove attività deve essere incoraggiato sia attraverso un sostegno concreto di tipo economico-finanziario, sia tramite un significativo taglio degli adempimenti amministrativi e degli oneri fiscali a carico dei nuovi imprenditori.
In modo particolare dobbiamo indirizzare le politiche economiche della Regione Campania a sostegno delle piccole e medie imprese, supportandone la transizione ecologica e digitale; parimenti, la filiera dell’artigianato deve essere promossa e supportata in quanto eccellenza rappresentativa dell’unicità del Made in Italy.
L’Ente Regione Campania dovrà impegnarsi in un sostegno concreto al settore terziario, e in particolare al commercio, ai servizi alle imprese e ai servizi di pubblica utilità, perché tutto ciò rappresenta una ricchezza da valorizzare, assieme al terzo settore, il quale fornisce un contributo di grande valore economico e sociale all’intero territorio regionale.
2. UNA CAMPANIA A DIMENSIONE DI FAMIGLIA
Ci piace ricordare con orgoglio che il popolarismo cristiano si basa sulla centralità della persona come elemento essenziale della comunità umana e sulla famiglia come nucleo fondante della società, al quale devono essere orientate le politiche sociali di una istituzione fondamentale come può essere la Regione Campania, impiegando per il suo raggiungimento tutti gli strumenti possibili:
Sostenere concretamente la famiglia attraverso l’introduzione di meccanismi di equità fiscale e l’applicazione del quoziente familiare.
Agevolare le nuove forme di lavoro da remoto, con particolare attenzione alla possibilità di usufruire dello smart working in maternità anche in quei casi dove la gravidanza non risulti a rischio.
Libertà di educazione che può essere garantita solo consentendo alle famiglie una reale possibilità di scelta a livello economico, implementando misure come il buono scuola e interventi a favore della defiscalizzazione delle rette.
Sostegno della natalità, intesa non come un fatto privato ma come una reale prospettiva di sviluppo collettivo.
Per affrontare il drammatico calo demografico della nostra regione cui assistiamo, in particolare per le aree interne, occorrono una serie di interventi coordinati, ma soprattutto politiche per i giovani che consentano loro di poter godere di un’occupazione sicura e di avere le giuste condizioni per creare un nucleo familiare.
Occorre dare maggior sostegno alle politiche attive del lavoro, a partire da interventi per la maggior defiscalizzazione e decontribuzione per i datori di lavoro che assumano.
La lotta alla violenza di genere deve essere inflessibile e deve passare, anzitutto, per un vero e profondo cambiamento culturale, a partire dalle scuole e dal rafforzamento dei percorsi educativi sul tema, già dalla primissima età.
3. LA CAMPANIA DELLA SALUTE E DEL BENESSERE
La Salute e il Benessere rappresentano un bene primario e devono quindi essere garantiti a tutti, senza discriminazioni sociali, territoriali o economiche nel pieno rispetto del diritto alla cura. La Regione Campania dovrà superare finalmente attraverso la nostra azione politica scevra da interessi di “campanile” fortemente discriminatori, tutte le storture e le criticità che hanno rappresentato la sanità campana negli ultimi anni. L’azione politica dell’Udc Campania si basa su alcuni principi irrinunciabili:
La salute non è semplice assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico e psichico che la Regione deve garantire a tutti senza lacuna differenza dovuta al territorio di appartenenza.
È fondamentale riallineare le decisioni tra chi ha la responsabilità dello stanziamento delle risorse e chi ha la responsabilità, ossia la Regione Campania, di garantire il funzionamento organizzativo dell’erogazione del servizio.
Per prendersi veramente cura delle persone più fragili bisogna garantire una vera integrazione dei servizi sanitari e sociosanitari con quelli sociali.
Le famiglie con figli o familiari affetti da diverse forme di non autosufficienza devono essere sostenute nel loro impegno quotidiano di cura.
Supporto socioeconomico agli anziani come un dovere morale ancor prima che civile. È fondamentale attuare politiche concrete e mirate, a favore delle persone che in età avanzata si trovino con un reddito basso. Queste categorie devono essere tutelate attraverso sussidi e agevolazioni fiscali.
Garanzia dell’accesso a servizi di assistenza domiciliare e di supporto per gli anziani che vivono da soli o che hanno bisogno di assistenza.
Sostegno concreto alle famiglie con persone con disabilità a carico, attraverso l’aumento dei livelli essenziali di assistenza sociale e di sostegno medico e psicofisico.
Una particolare attenzione dovrà essere destinata ai pazienti affetti da malattie rare, a cui deve essere garantito l’accesso a tutti i farmaci necessari.
4. LA CAMPANIA DELLA FORMAZIONE E DELL’ INNOVAZIONE
Il futuro della nostra regione si gioca su due sfide fondamentali: la valorizzazione della persona e il sostegno alla capacità di innovazione. Dunque, sarà cruciale per il futuro della regione Campania una formazione globale e permanente della persona, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori del processo educativo, formativo e produttivo:
Priorità per gli investimenti nel settore della scuola, della formazione professionale e dell’Università in modo da valorizzazione il nostro capitale umano, che rappresenta la vera ricchezza della nostra regione.
L’istruzione deve tornare ad essere uno mezzo di emancipazione sociale in grado di fornire gli strumenti culturali per arrestare l’analfabetismo funzionale e contrastare l’analfabetismo di ritorno.
Affermare un reale cambiamento improntato sui valori del merito, dell’eguaglianza delle opportunità e del riconoscimento delle qualità individuali.
Occorre facilitare e favorire le nuove forme di insegnamento e apprendimento, riducendo le discriminazioni legate a barriere economiche, sociali e geografiche.
Sostegno a ricerca, alta formazione e innovazione tecnologica, coinvolgendo nello sforzo la piccola e media impresa regionale.
In tema di innovazione e formazione occorre superare le disposizioni consolidate erroneamente nella Regione Campania, di fatto obsolete per accelerare il processo di crescita del sistema regionale.
Rafforzare il raccordo tra politiche di Istruzione, Università e Sviluppo Economico e coordinare tutti i partner istituzionali in modo che siano forniti
5. INNOVAZIONE, SICUREZZA, CRESCITA
La velocità dei cambiamenti avvenuti in Italia e particolarmente nella nostra regione negli ultimi anni ha pochi precedenti nella storia. Il nostro Paese si è trovato immerso in scenari globali sempre nuovi e inattesi: contrapposizioni tra blocchi economici e geopolitici, evoluzioni tecnologiche sempre più invasive e, da ultimo, la pandemia da Covid-19 seguita subito dopo dalla guerra in Ucraina e nel Medio Oriente.
Per contro, la comunicazione basata sulla reazione immediata agli eventi comporta una crescente e drammatica superficialità dell’analisi e un progressivo accorciarsi della memoria. Si assiste ad un grave impoverimento del dibattito politico soprattutto a livello locale e ad un continuo, spesso irrazionale, modificarsi di priorità e valori nella mente dell’elettorato campano. Una delle conseguenze è l’incapacità di vedere la nostra regione dentro uno scenario più vasto, con la costante tentazione di una concezione autarchica della politica regionale, dove il contesto nazionale è visto piuttosto come un ostile fastidio anziché come un inevitabile termine di confronto e una opportunità di crescita.
Occorre invece reagire per non essere travolti da questi processi che appaiono ormai sempre più come variabili indipendenti nell’equazione della storia politica regionale. A tutti i Campani che credono nella propria terra e che desiderano condividere i valori del popolarismo di Sturzo e De Gasperi, l’UdC intende offrire una concreta opportunità che va oltre gli schemi proposti dalle forze politiche presenti oggi sullo scenario regionale.
Come tutti sanno l’Unione di Centro appartiene alla grande famiglia del Partito Popolare Europeo, del quale ha fatto proprio il manifesto dei valori. Per questo motivo noi siamo chiamati a svolgere un ruolo di mediazione e di aggregazione nello scenario politico del Centro Destra regionale, superando la politica degli slogan privi di contenuti e privilegiare significati concreti, abbandonare e nello stesso tempo superare quelle ricette dimostratesi inefficaci e deleterie.
Dobbiamo riconoscere che ci troviamo all’interno di un contesto europeo in costante evoluzione, che ha dimostrato, reagendo alla pandemia e alla drammatica guerra in Ucraina, una nuova e finora mai sperimentata capacità di solidarietà. Un fenomeno che fortunatamente è stato sperimentato con successo anche nella nostra regione. La rinnovata costruzione politica che noi moderati dell’Unione di Centro saremo chiamati a mettere in campo nella prossima tornata elettorale in Campania dovrà essere ancora più saldamente fondata sui propri pilastri storici e sulle comuni radici cristiane:
Centralità della persona e della famiglia;
Economia sociale di mercato per coniugare libera iniziativa e solidarietà;
Cura dell’ambiente come difesa del più prezioso patrimonio comune e opportunità di sviluppo economico e tutela della salute;
Solidarietà sociale;
Superamento degli squilibri territoriale, centro-periferie, aree costiere-territori interni della dorsale appenninica.
6. I GIOVANI NEL CONTESTO NAZIONALE ED EUROPEO
La Campania ha l’esigenza di far crescere una generazione nuova, di giovani competenti e appassionati al bene comune, consapevoli delle occasioni che il Governo nazionale e l’Europa offre alla nostra regione.
Come forza politica che si accinge ad avere un ruolo significativo nel panorama istituzionale regionale, siamo chiamati a dare un contributo determinante, attraverso un difficile ma ineludibile processo di profonda trasformazione culturale e strutturale dell’Ente Regione Campania, tenendo conte del contesto nazionale ed europeo.
Strumenti adeguati alle reali esigenze del mercato del lavoro.
Favorire la partecipazione attiva sul territorio dei giovani e non solo, attraverso nuove forme di protagonismo giovanile e strumenti per la promozione e la valorizzazione delle tradizioni e delle risorse del territorio.
Accrescere l’offerta dei servizi per gli studenti del territorio
Offrire ai giovani occasioni di praticare sport, promuovendo l’integrazione e lo spirito di aggregazione , nonché il coinvolgimento di giovani diversamente abili, troppo spesso emarginati ed esclusi dalla società, con attività pensate ad hoc per loro.
Promuovere la partecipazione attiva dei giovani attraverso la possibilità di presentare proposte all’Ente locale e di esprimersi liberamente su progetti che li riguardano, per migliorare l’attività amministrativa, anche attraverso l’organizzazione di convegni e dibattiti aperti al pubblico sul tema delle politiche Giovanili nonché progetti a livello comunale, nazionale ed internazionale.
Arginare il fenomeno dello spopolamento del Comune attraverso lo sviluppo di un’aggregazione giovanile diretta alla valorizzazione del territorio e all’educazione della cittadinanza attiva e consapevole per la tutela delle tradizioni e dell’identità culturale del territorio di appartenenza.
7. POTENZIAMENTO SUI TERRITORI DELLA CAMPANIA DEGLI ATTRATTORI CULTURALI, NATURALI E DEL TURISMO
Gli attrattori culturali, naturali e del turismo costituiscono un patrimonio collettivo che, pur non producendo profitti diretti, rappresenta il cardine dello sviluppo sostenibile dei territori regionali, capace di generare condizioni di crescita culturale e sociale e di costituire, al contempo, una leva strategica per lo sviluppo economico delle comunità locali, attraverso la nascita e il rafforzamento delle filiere imprenditoriali a esso collegate. Tra queste, il turismo costituisce certamente uno dei principali settori in grado di determinare lo sviluppo economico dei differenti territori, a condizione che esso venga attuato in modalità sostenibili, capaci di contemperare le esigenze di fruizione degli attrattori con quelle irrinunciabili della salvaguardia e della tutela del patrimonio, quale preziosa entità da preservare e tramandare alle future generazioni.
Per raggiungere questi obiettivi saranno attuate opportune strategie volte a:
Riequilibrare il sistema degli attrattori culturali, naturali e del turismo su tutti i territori della Campania potenziando quelli esistenti e dotando le province che ne sono sprovviste degli strumenti idonei ad adottarli, con particolare riferimento alle Province di Benevento ed Avellino che ne sono totalmente sprovviste;
Valorizzare e integrare su scala interregionale il patrimonio culturale, naturale e turistico;
Istituire sui territori interni della dorsale appenniniche strutture informative adeguate come Eurodesk, uffici e strutture informative di collegamento con i Governi, italiano ed europeo.
Benevento, 23 NOVEMBRE 2024
Firmato:
Sen. Ciro Falanga Commissario Regionale
On. Nunzio Testa Commissario Provinciale della Provincia di Napoli
Dr. Enzo Casola Commissario Provinciale della Provincia di Salerno
Dr. Carlo Sorrentino Commissario Provinciale della Provincia di Caserta
Dr. Gennaro Romei Commissario Provinciale della Provincia di Avellino
Prof. Antonio Verga Commissario Provinciale della Provincia di Benevento