I finanzieri del Gruppo Aversa, a seguito di mirate attività investigative, hanno individuato nel comune di Teverola un fondo destinato alla coltivazione di “cannabis”. La piantagione, su cui sono state rinvenute 60 piante di marijuana, è stata sottoposta a sequestro ed i tre soggetti proprietari del terreno sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività svolta dai militari rappresenta il frutto della continua e proficua collaborazione con la Sezione aerea di Napoli, i cui aeromobili sono dotati di moderne apparecchiature e grazie alle quali è stato possibile individuare le piantagioni durante un sorvolo finalizzato al controllo del territorio e mirato al contrasto dei traffici illeciti di sostante stupefacenti.
I successivi sopralluoghi effettuati nell’arco di più giorni e in diverse fasce orarie hanno permesso ai finanzieri di localizzare con precisione la zona utilizzata per l’illecita coltivazione, asservita da un impianto di irrigazione ed abilmente occultata tra colture di mais disposte in modo tale da evitare che la stessa fosse visibile agli occhi indiscreti dei passanti.
I militari hanno così proceduto all’esame speditivo della qualità delle piante rinvenute, della specie “Cannabis indica”, e, una volta accertato che il valore di THC delle foglie degli arbusti fosse superiore al limite consentito dalla legge, hanno proceduto al sequestro della sostanza stupefacente, del peso complessivo di circa 50 kg..
L’attività di servizio evidenzia l’efficacia della sinergica collaborazione operativa tra le componenti territoriali e aeronavali del Corpo, a conferma del quotidiano impegno della Guardia di Finanza nella repressione dei traffici illeciti.
Si precisa che i soggetti coinvolti, dei quali comunque non si menzionano le generalità, sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e, in ogni caso, i provvedimenti sono stati adottati senza il contraddittorio con le parti e con le difese e che il contraddittorio avverrà innanzi al Giudice terzo, che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.