La solitudine negli anziani: un’emergenza silenziosa che “Trovarsi soli” vuole spezzare. Attività in tutti i comuni del Piano di Zona A5

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Nel presentare il progetto “Trovarsi soli” del Consorzio dei Servizi Sociali A5, nato per contrastare l’isolamento degli anziani in collaborazione con la Cooperativa Sociale Saturno e La Meridiana Onlus, il Direttore Generale Carmine De Blasio ha evidenziato che, a suo avviso, la solitudine si configura oggi come il fenomeno sociale di gran lunga più diffuso e preoccupante nell’intero territorio di competenza.
Partendo da questa considerazione, è stato messo a punto un articolato percorso formativo rivolto agli operatori del servizio di assistenza domiciliare, con l’obiettivo non solo di affinare le competenze tecniche, ma soprattutto di sapersi orientare rapidamente fra i segnali di disagio psicologico dei beneficiari.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, potenziare la preparazione degli operatori può migliorare la qualità dell’assistenza fino al 40 % e ridurre i tempi di intervento in situazioni di emergenza psichica. In questo modo, i professionisti non si limitano alla somministrazione di cure di base, ma diventano vere e proprie sentinelle capaci di intercettare precocemente manifestazioni di apatia, irritabilità o ansia fra gli anziani assistiti.

Successivamente, le cooperative incaricate hanno organizzato un ricco calendario di iniziative distribuite in tutti i comuni dell’Ambito Sociale A5, pensate per stimolare il coinvolgimento degli anziani soli e, dove necessario, contrastare anche i sintomi di depressione.
Fra le attività pianificate spiccano letture collettive con pausa caffè, laboratori di pasta fatta in casa e di dolci tradizionali, passeggiate sociali, laboratori creativi e appuntamenti a tema musicale.

Dal punto di vista cognitivo, le letture condivise favoriscono l’esercizio di memoria e attenzione, in linea con quanto emerso da The Lancet Healthy Longevity, dove si sottolinea come una regolare stimolazione mentale possa ridurre del 30 % il rischio di declino cognitivo lieve negli over 65. I laboratori di cucina, invece, esercitano le abilità motorie fini e attivano circuiti emozionali grazie al richiamo dei ricordi affettivi legati ai sapori di un tempo, come dimostrano le ricerche del MIT Neuroscience Lab.

Le passeggiate di gruppo offrono un duplice vantaggio: promuovono esercizio aerobico moderato – che, secondo una meta-analisi del 2023, è in grado di aumentare la longevità del 15 % e ridurre del 25 % il rischio di depressione fra gli anziani – e favoriscono il contatto con la natura, noto fattore di benessere psicofisico. Le attività musicali, con canti corali e balli, sfruttano invece il potere aggregante della musica per rinforzare il senso di appartenenza comunitaria.

Non meno importanti sono i momenti conviviali: cene e pranzi comunitari creano occasioni di scambio e solidarietà tra partecipanti, rafforzando le reti sociali. Ricerche di psicologi come Julianne Holt‑Lunstad hanno evidenziato come legami sociali stabili possano ridurre fino al 50 % il rischio di mortalità precoce e offrire un vero “scudo” contro lo stress cronico.

I dati Istat segnalano che in Italia oltre un terzo degli ultrasessantacinquenni vive da solo, con punte più elevate nelle aree interne. Fra questi, circa il 15 % manifesta livelli di isolamento sociale che determinano un aumento significativo del rischio cardiovascolare e di declino cognitivo. Proprio per intercettare tempestivamente questi segnali di disagio, “Trovarsi soli” intende offrire agli anziani uno spazio protetto dove ritrovare relazioni e stimoli.

Il calendario delle prime iniziative prevede:

  • mercoledì 18 giugno alle 17:30 nell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo di Dentecane a Pietradefusi;

  • venerdì 20 giugno alle 9 nella palestra comunale di Santa Paolina;

  • martedì 23 giugno alle 19:30 alla Cavea Teatrale di Venticano;

  • mercoledì 24 giugno alle 17 al Centro Sociale di San Mango sul Calore.

Tutti gli eventi sono gratuiti e aperti anche ai familiari, con l’intento di favorire un dialogo intergenerazionale e coinvolgere al meglio la comunità.

Al termine del primo semestre, sarà somministrato un questionario sul benessere percepito e raccolti indicatori di partecipazione, per valutare l’efficacia delle attività e orientare eventuali future estensioni del progetto. In un Paese caratterizzato da un rapido invecchiamento demografico, iniziative come “Trovarsi soli” costituiscono un investimento sul capitale sociale e sulla salute collettiva, promuovendo comunità più coese e resilienti.

(Antonio  De Rosa)