
La tradizione del “majo” è tipica dei comuni del baianese e richiama, secondo alcuni, l’albero di maggio che le civiltà del nord Europa mettevano al centro del villaggio il primo giorno di maggio come un gesto augurale e propiziatorio e, secondo altri, il mito fallico di Attis che si collega ai culti di Cibele, diffuso in antichità in queste terre, e che farebbe discendere il termine “majo” più verosimilmente da “majius”, ovvero “il più grande”, poiché ad essere tagliato e poi ri-eretto è, di norma, l’albero più grande del bosco.
Pubblichiamo qui di seguito un estratto dal libro “L’Esagono” pubblicato nel 2002, dalla nostra Direttrice Editoriale, dott.ssa Benedetta Napolitano, e con immagini derivanti dalle testate giornalistiche cartacee dirette da membri del nostro team (La nuova Gazzetta, TuttoBaianese.it)
Qualcuno, forse vi ci potrà trovare l’atmosfera di 20 anni fa e/o riconoscere qualche parente.
Di seguito, abbiamo pubblicato foto e video inviatici dai nostri più numerosi lettori.


ESTRATTO DAL LIBRO “L’ESAGONO” (2002) – Benedetta Napolitano