“Fabbricante di lacrime” di Erin Doom. Il libro virale sospinto al successo da Tik Tok,

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Tra i romanzi di maggior successo nell’ultimo periodo, e che ha conquistato soprattutto i lettori più giovani, raggiunti prevalentemente attraverso il social Tik Tok, c’è senza dubbio “Fabbricante di lacrime” di Erin Doom. La scrittrice italiana, che ancora oggi pubblica sotto pseudonimo custodendo gelosamente il suo anonimato, si è guadagnata il favore del pubblico esordendo sulla piattaforma di social reading Wattpad.

In questo romanzo travolgente predominano il desiderio di una famiglia, un amore impossibile, e una sola certezza: non puoi mentire al Fabbricante di lacrime.

«Avevo sempre creduto nelle favole. Avevo sempre sperato di viverne una. E ora… c’ero dentro. Camminavo tra le pagine, percorrevo sentieri di carta. Ma l’inchiostro grondava. Ero finita nella favola sbagliata.»

Il romanzo di Erin Doom si svolge in una cittadina statunitense del Minnesota e segue le vicende di Nica, una ragazzina dagli occhi chiari come il vetro, i capelli biondi, un mare di lentiggini e un’infinita dolcezza. La giovane è cresciuta nel Grave, un orfanotrofio lugubre e freddo, tra storie e leggende altrettanto sinistre. Qui infatti non si raccontavano favole di principi a cavallo o dame da salvare, ma solo leggende spaventose come quella del Fabbricante di lacrime. Si narrava che quest’uomo, solitario, pallido e vestito di nero, vivesse in un mondo dove nessuno aveva più la capacità di piangere, perché ormai privi di sentimenti e di emozioni. L’uomo, con i suoi occhi chiari, aveva il potere di realizzare lacrime e immetterle negli occhi di chi chiedeva il suo aiuto: erano però lacrime di tristezza, paura, angoscia e dolore, perché il fabbricante non faceva altro che sporcare il mondo intero con sentimenti estremamente logoranti e tristi.

Ormai diciassettenne, Nica viene adottata dalla famiglia Milligan, realizzando così il sogno di avere anch’essa una famiglia e, con essa, l’amore che le era sempre mancato sin da piccola. Nella sua nuova casa troverà un’altra persona, Rigel, un orfano inquieto e misterioso, cresciuto anch’egli nel medesimo orfanotrofio. L’ultima persona al mondo che Nica desidererebbe come fratello adottivo.

Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune di dolore e privazioni, la convivenza tra loro sembra impossibile. Soprattutto quando la leggenda torna a insinuarsi nelle loro vite e il fabbricante di lacrime si fa improvvisamente reale, sempre più vicino. Eppure Nica, dolce e coraggiosa, è disposta a tutto per difendere il suo sogno, perché solo se avrà il coraggio di affrontare gli incubi che la tormentano, potrà librarsi finalmente libera come la farfalla di cui porta il nome.

Rigel, per motivi apparentemente oscuri, ha sempre trattato Nica, da cui era pur attratto per via della sua incredibile gentilezza e per la bellezza dei suoi occhi, in modo brusco. Rigel porta dentro il proprio animo la tristezza e la sofferenza dell’abbandono, sentimenti che alimentano un atteggiamento ostile nei confronti di chiunque. L’unico modo in cui Rigel esprime serenità è quando suona il piano, la ragione per la quale i Milligan ne sono stati letteralmente rapiti.

La convivenza dei due ragazzi nella stessa casa è all’inizio molto difficile ma tra i due c’è una forza attrattiva fortissima, che li porterà a svelarsi pian piano e ad aprirsi, facendo cadere le maschere che la vita li ha costretti a indossare. Nica riuscirà a coltivare nuove amicizie, rompendo con un passato nel quale i soli animaletti erano la sua unica compagnia. Rigel, invece, riuscirà a lasciarsi andare con Nica, l’unica che è sempre riuscita a placare la sua indole capricciosa.

Benedetta Napolitano