Oggi, 25 novembre 2024, Napoli ha vissuto una giornata di tremori con tre scosse di terremoto che hanno interessato l’area del Vesuvio e dei Campi Flegrei. La prima scossa, registrata alle 18:20, ha colpito il Vesuvio con una magnitudo di 2.6. L’epicentro è stato localizzato nel Gran Cono del vulcano, a una profondità estremamente superficiale di 0 km, rendendo il terremoto percepibile in un’ampia area. I residenti di Ottaviano, Pompei, Ercolano e Torre del Greco hanno segnalato di aver avvertito la scossa, accompagnata da un forte boato.
Poco dopo, alle 18:33, un’altra scossa ha interessato la caldera dei Campi Flegrei, con una magnitudo di 2.2 e una profondità stimata di 3 km. Questo evento sismico è stato avvertito distintamente a Pozzuoli, Bacoli e nei quartieri occidentali di Napoli come Bagnoli e Fuorigrotta. In precedenza, alle 11:30, un’altra scossa di magnitudo 1.5 aveva colpito la stessa area, con epicentro nel Golfo di Pozzuoli e una profondità di 3.5 km. Anche in questo caso, il sisma è stato accompagnato da un boato, avvertito dagli abitanti delle aree costiere.
Le autorità competenti, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), continuano a monitorare costantemente la situazione. Gli esperti rassicurano che, al momento, non ci sono segnali di allerta legati a possibili eruzioni vulcaniche, e l’attività rientra nei parametri normali per queste aree. Tuttavia, la superficialità delle scosse ha generato comprensibile spavento tra i cittadini, che hanno condiviso sui social media le proprie esperienze, parlando di lampadari oscillanti e di brevi rumori sordi provenienti dal sottosuolo.
In caso di eventi sismici più significativi o di eruzioni, è previsto un piano di evacuazione per la popolazione residente nelle aree a rischio. Il Piano Nazionale di Protezione Civile per il rischio vulcanico al Vesuvio prevede l’evacuazione preventiva della zona rossa, che comprende 25 comuni delle province di Napoli e Salerno. Questo piano, elaborato dalla Regione Campania con il supporto di ACaMIR e in collaborazione con i comuni interessati, mira a garantire la sicurezza dei circa 670.000 abitanti della zona rossa.
La giornata di oggi si conclude senza ulteriori eventi sismici rilevati, ma con la consapevolezza che vivere in una zona vulcanica richiede attenzione costante. Mentre gli esperti proseguono con il monitoraggio, i cittadini sono invitati a mantenere la calma e seguire eventuali indicazioni delle autorità locali. Per il momento, non c’è motivo di preoccupazione, ma la prudenza rimane fondamentale.
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