
Bellissima e meritevole iniziativa quella che si è svolta stamattina sulla collina del Morricone di Mugnano del Cardinale. I membri della Pro Loco “Rimettiamoci insieme” hanno dimostrato con i fatti il loro impegno a difesa della Natura.
Alle 9 di stamattina, infatti, i partecipanti all’iniziativa si sono incontrati presso la pineta di San Pietro a Cesarano e, dopo essersi muniti del materiale occorrente ed essersi divisi in squadre, hanno provveduto a raccogliere la gran mole di rifiuti abbandonata dai visitatori e da oscuri personaggi genericamente definibili come “ignoti”.
L’opera di ripulitura ha interessato la collina di San Pietro e la piana del Litto.
CONSIDERAZIONI
Indicativa – e forse meritevole di ulteriori approfondimenti – è la tipologia e le quantità di rifiuti che si rinvengono in operazioni del genere (si veda anche questo articolo).
Non sempre, infatti, si tratta di rifiuti derivanti da attività come picnic o uscite fuori porta. Non di rado si riscontrano materiali provenienti da ristrutturazioni di edifici, elettrodomestici, materassi e altre suppellettili. Ciò farebbe pensare non solo a scarichi effettuati da semplici ignoranti ma anche a qualche “operazione” effettuata da una tipologia di ignoranti più venalmente interessata, in quanto operanti in settori che producono rifiuti o in attività comunque connesse con il ciclo dei rifiuti e forse provenienti da fuori del mandamento baianese.
E’ bene chiarire che si tratta di ipotesi derivanti – esclusivamente – dall’osservazione della quantità e della tipologia dei rifiuti che vengono rinvenuti nelle meritorie attività di raccolta o quando si vada per le nostre colline e le nostre montagne per escursioni ecologiche.
Per carcare di contrastare il fenomeno gli ambientalisti suggeriscono l’installazione di foto-trappole opportunamente mimetizzate e strategicamente posizionate, in modo da individuare gli autori di questi atti contro la natura e il patrimonio e poter poi procedere a comminare le sanzioni previste dalla legge.
Confidare solo sull’esempio e sull’educazione ambientale non sempre è sufficiente.