
Il sindaco dimissionario della città di Avellino, Gianluca Festa, precedentemente membro del Partito Democratico e successivamente sostenuto da liste civiche, è stato posto agli arresti domiciliari dai carabinieri.
Festa, insieme a Fabio Guerriero, titolare di uno studio di architettura e fratello del consigliere comunale Diego Guerriero, e Filomena Smiraglia, una dirigente comunale, sono stati posti agli arresti domiciliari.
La Procura di Avellino ha mosso accuse gravi contro Festa, Guerriero e Smiraglia. I reati contestati includono associazione a delinquere finalizzata a reati contro la pubblica amministrazione, corruzione, falso, depistaggio, rivelazione di segreti, peculato e induzione indebita a dare e promettere utilità.
Inoltre, sono state effettuate perquisizioni nei confronti della vice sindaco Laura Nargi. Secondo le indagini, Festa avrebbe favorito alcune aziende locali nell’ottenimento di appalti pubblici in cambio di una sponsorizzazione della società di basket locale DelFes, che gioca nel campionato di serie B.
Festa, che ha 50 anni, era stato eletto nel 2019 con una coalizione di liste civiche, dopo aver fatto parte del Partito Democratico. Si era dimesso il 26 marzo dopo aver ricevuto un avviso di garanzia.
Prima delle dimissioni Festa aveva ricevuto anche un secondo avviso di garanzia, dopo che il pubblico ministero Vincenzo Toscano lo aveva indagato anche per omissione di atti d’ufficio in un nuovo filone d’inchiesta: in questo caso Festa è accusato di aver approvato, ad aprile e maggio del 2023, alcune delibere immediatamente esecutive, ma senza renderle pubbliche con il consueto inserimento nell’albo pretorio del comune (le delibere riguardavano l’affidamento della promozione di un evento, Eurochocolate, alla radio RDS).
Le indagini sono ancora in corso e se, da una parte, i reati contestati appaiano fondati su solide basi e pare che promettano ulteriori sviluppi, si fa presente che tutti gli indagati devono essere considerati innocenti fino a sentenza definitiva.