Mugnano – I maturandi del Liceo Scientifico salutano i loro professori.

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Cari professori,

che strano questo momento: il mese prossimo avremo tutti un pezzo di carta in tasca e ci saremo lasciati il liceo alle spalle. Che strane le nostre sensazioni: il mese scorso desideravamo solo che maggio finisse, che trascinasse con sé gli ultimi compiti, l’orientamento e le dieci sveglie ogni mattina (che Longobardi non ha mai avuto!).

Non è strano adesso? Tutto è così diverso: è proprio vero, non ti accorgi quanto qualcosa sia davvero importante per te se non prima di perderla, mentre senti che ti scivola via dalle mani. 5 anni non si dimenticano. A scuola abbiamo passato momenti bellissimi, che porteremo sempre nel cuore e altri, invece, meno belli, ma che ci hanno comunque permesso di crescere, di conoscerci meglio e di scoprire davvero chi sono le persone che giornalmente ci circondano. Dobbiamo ammettere che non è stato semplice convivere (perché alla fine di convivenza si tratta) con così tanti ragazzi, tutti diversi in una stessa classe e con professori che vogliono il meglio dai propri studenti (e quei studenti non lo capiscono), però il finale di questo percorso è stato fantastico.

Col senno di poi, tutti noi, superate specifiche tappe della nostra vita, dimentichiamo com’è stato viverle. Intendiamo dire che, probabilmente, dopo che avremo passato settimane insonni e stressanti in vista dell’esame con cui a breve ci misureremo e tra 10/20 anni, ce ne ricorderemo come una passeggiata in una bella giornata di primavera. E un domani ancora più lontano, quando i nostri studi rimarranno delle cornici appese al muro, rideremo di gusto pensando a come le nostre priorità cambino nel tempo.

I ricordi positivi che avremo di voi superano di gran lunga le delusioni che un adolescente inevitabilmente si trova a superare durante i 5 anni delle scuole superiori. Per questo motivo, con questa lettera, vogliamo ringraziarvi per tutto quello che avete fatto, forse anche in maniera inconsapevole.

A Sveva, la nuova arrivata, che è entrata comunque a far parte della nostra “famiglia”, nonostante le innumerevoli ore passate in bagno.

A Giusy, Mariarita, Andrea Lippiello, Enrico, Carbone e alle loro continue panatenee nell’ora di arte.

A Gabriele, che è sempre riuscito a spuntarla in scienze.

Alla professoressa Guerriero, che ha saputo motivarci come un allenatore fa con la sua squadra e coccolarci come una madre fa con i suoi figli.

Alla professoressa Mazza, che è l’unica sul pianeta a rendere divertente la matematica, anche quando non prendi sufficiente; ci ha cresciuto dal primo giorno all’ultimo.

Al professore Amato, che dovrebbe essere eletto insegnante dell’anno per la sua sesta ora di permesso del martedì.

Alla professoressa De Rosa, al suo fuoco dentro e allo stesso fuoco che cerca di far bruciare nei suoi studenti, stimolandoli continuamente  alla riflessione mai statica. FORZA NAPOLI!

Alla professoressa Volino, al gusto per il bello, ai termini di storia dell’arte e ai “come suol dirsi” e “sincerità per sincerità”.

Alla professoressa Ferrara, per la semplicità con cui ci ha sempre proposto le sue lezioni, senza lasciare mai nessuno indietro, spronandoci anzi ad essere sempre ambiziosi.

Alla professoressa Damiano, per essere la persona pura che è e per i dibattiti sani, quelli sulle questioni importanti.

Alla professoressa Preziosi, che ha imparato a volerci bene e accompagnato per mano in quest’avventura, nonostante tutti i nonostante, e che ci ha insegnato che bisogna sapersi reinventare continuamente.

Al professore De Rosa, che tra una spiegazione e l’altra, ci ha sempre trattato come suoi pari, definendoci tutti suoi colleghi.

Un saluto speciale alle migliori collaboratrici del mondo: Franca e Raffaela.

Grazie per non essere stati quelli che tutti dicono che il liceo sia. Grazie perché non vi siete mai nascosti, mai tirati in dietro, mai dato forfait, preferendo sempre giocare la partita, anche quando ha significato perdere. Grazie perché siete stati vita, pura e totalizzante, travolgenti e torrenziali; perché in mezzo a voi non ci siamo mai preoccupati di essere qualcuno che non ci rappresentasse.

Grazie perché siete stati voi, proprio così.

 

Qui il link a un ARTICOLO dei neodiplomati della 5B che testimonia il loro interesse per le questioni ambientali.